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Il Mao di Torino rinnova il percorso delle stampe con xilografie che raffigurano scene del teatro kabuki nel ventennio 1815-1835, periodo di affermazione della grande scuola Utagawa di Edo (Tokyo) in questo filone dell’ukiyo-e, attraverso le opere di uno dei suoi maggiori esponenti, Kunisada (1786-1864).

Oltre alle stampe kabuki, ci sarà spazio per il tema del paesaggio con alcune composizioni in formato verticale tratte da serie famose di Utagawa Hiroshige (1797-1858).

Nella sala principale il Mao ripropone invece 8 kakemono (dipinti in formato verticale) che forniscono un piccolo esempio della variegata produzione pittorica giapponese tra la fine del 1600 e la seconda metà del 1800.

Da non perdere in questa nuova esposizione al Mao: alcuni dipinti a inchiostro monocromo, su seta o su carta: un etereo paesaggio nello stile del grande maestro di scuola Kano, Tan’yu (1602-1674); il tema Zen del “Gibbone che afferra il riflesso della luna nell’acqua”, dipinto da Kaiho Yusho (1533-1615), e un piccolo fugu (pesce palla) che reca la firma del famoso Katsushika Hokusai (1760-1849).

Se volete fare un tuffo nell’arte nipponica non perdete questa nuova mostra al Mao di Torino.